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Holy Night (O Notte Divina) - il cover cantato ed interpretato da P. Bobby Calunsag dedicato al Natale di Gesù. Il canto originariamente è composto da Adolphe Adam nel 1847 è stato tradotto in lingua inglesi nel 1855 col titolo Oh, Holy Night il contenuto parla della nascita del bambino Gesù.
L'autore contempla la Notte Santa festeggiato dagli angeli attraverso i segni degli astri nel firmamento. Gli astri per gli ebrei (i cuchavim ) sono messaggeri di Dio cioè sono gli angeli che vegliano giorno e notte la terra.
Quando avvenne l'incarnazione del Verbo, gli astri anche loro festeggiavano per la venuta del Salvatore. Tutta la creazione festeggia perchè è arrivata l'attesa della redenzione. San Paolo riconosceva che anche la creazione geme nella doglia del parto in attesa della rivelazione dei figli di Dio.
L'autore contempla che il mondo era in attesa della salvezza che da tanto tempo giaceva nel peccato e nell'errore, ora è giunta l'ora quando apparve nel mondo il Creatore per salvarla dalla sua caduta.
Dunque siamo invitati a piegarsi le ginocchi per adorarlo mentre ascoltiamo l'inno degli angeli in coro canta: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama.
Padre Bobby ha aggiunto la traduzione in lingua italiana il ritornello: Adora Gesù, ascolta gli inni degli angeli così melodiosi e commuovente solo in questa Notte Divina in cui nacque il Redentore del mondo.
La mia gioia singing group ha animato la festa in onore della Madonna delle Grazie nella Parrocchia di San Nicola da Tolentino in piazza A. Siciliano dove la gente ha goduto e ha partecipato ai canti di gioia che il gruppo ha cantato, manifestando a tutti la gioia e l'allegria di essere chiamato alla missione Ad gentes. Ogni forma di evangelizzazione ha sempre uno spirito missionario. La Chiesa per sua natura è missionario, tutti i fedeli sono chiamati ad evangelizzare e a testimoniare Cristo nella loro vita ad altri. Padre Bobby e i suoi compagni, hanno scelto i canti come strumento per parlare di Dio e del suo Figlio Gesù Cristo. In piazza c'è più dispersione, la gente poche quelle che stanno ferme, altre invece sono occupate alla passeggiata comunque le orecchie sono sempre attenti all'ascolto. Dove giunge il suono e la musica lì si raggiunge anche il cuore dell'uomo.