THERE IS SO MUCH JOY IN GOD
(Composed by. Fr. Bobby Calunsag)
There is so much joy in God
There is so much joy in God
He is the eternal happiness
the peace and love are mingling
like the drops of the ocean
in this way I can show you his love.
There is so much love in God
for his mercy is abound
the pleasure is unending
live the sun neve fading
it leads your soul to the stars above.
Only God with his Will
your life would be complete
non other Gift more than this can give.
Only God with his Will your life would be comple
non other Gift more than this can give.
Fade: ... the Divine Will is the highest Gift
ITALIAN TRANSLATION
C'E' TANTA GIOIA IN DIO
C'è tanta gioia in Dio
C'è tanta gioia in Dio
egli è la gioia eterna
la pace e l'amore si uniscono
come la goccia nel mare
così dimostro il suo amore.
C'è tanta gioia in Dio
la sua misericordia abbonda
la gioia è senza fine
come il sole che non si spegne
ci condurrà la tua anima sulle stelle.
Solo in Dio con la sua Divina Volontà
la tua vita sarà realizzata
non c'è altro dono più grande di questo (2x)
Fade: ... la Divina Volontà è il dono più grande.
ITALIAN EXPLANATION
C'è tanta gioia in Dio è il titolo della suddetta brano musicale. E' un brano composto da Padre Bobby Calunsag mentre contemplava la gioia abbondante nel Regno del Padre. Non possiamo paragonare la Gloria che sarà rivelato a noi dopo questa vita. A paragone della vita di quaggiù, qui è una discarica nei confronti del Regno dei Cieli come dice San Paolo.
A Padre Bobby Calunsag, gli è venuta l'ispirazione mentre pensava la sorgente di Gioia che in Dio si trova, a differenza per quanto riguarda la gioia nel mondo, a parte che non esiste la vera gioia perché sono più tribolazione che letizia. Nel canto parla dell'esistenza della Vera Gioia sono in Cristo Gesù: la vostra gioia sia piena... dice il Signore. Magari ci sono momenti di letizia che uno possa esperimentare ma, non è purtroppo duratura e sempre limitata.
Gli uomini è in continua ricerca della "vera" felicità, si cerca e si rifugia nelle cose del mondo anziché ricercarlo in Gesù. Alcuni si rifugiano nella droga, nell'alcool, nel sesso, nel gioco d'azzardo, nel mangiare, nel divertimento e tante altre realtà caduche che conoscono.
Noi credenti, sappiamo benissimo che le gioie nel mondo fanno il placebo con degli effetti effimeri. Invece la "Gioia" proveniente dal Signore, si trova solo in lui, ma purtroppo gli uomini preferiscono quelli di facilità portata. Il nostro cuore è fatto dal Signore, i rimedi della sete e della fame della letizia ci la può solo dare il Signore Dio.
A differenza dei credenti - non direi che sono dei migliori -, si affidano nel Signore e lo amano con timore il loro Dio, ricevono da lui la ricompensa di gioia secondo le loro opere di bene. I credenti si sforzano di vivere nella Volontà di Dio, magari alti non gli fa comodo vivere da credente. Questi credenti vivono lo stesso la gioia pur avendo delle croci sulle spalle, non perché sono più bravi o magari più coraggiosi, sono del Signore e lo Spirito di Dio li sostiene. Per cui nessuna cosa gli toccherà, anche la tragedia più grande come Giobbe, il loro cuore è sempre in lui.
Tornando al tema del nostro canto che ho composto, il Signore mi ha ispirato a sottolineando che la vera gioia esiste ma è solo di provenienza Divina non umana. Soprattutto nelle esperienze dei santi tipo Luisa Piccarreta, Gesù gli parla nel Libro di Cielo (il Diario di Luisa), dice che, la vera gioia consiste nel vivere nel suo Volere Divino e non altro. Chi vive nel suo Volere è già vive in Paradiso. Uno dei segni infatti continua Gesù che, per capire quando uno viva veramente nella Volontà Divina, sperimenta in sè la gioia Vera e non solo, vive costantemente anche in mezzo alla tempesta.
Il Signore risorto quando appariva ai suoi discepoli entrando nella stanza chiusa, tutti erano perplessi mentre lo vedono lui risorgere. Il Risorto entrò dentro nella stanza sigillata che per paura dei giudei si erano sbarrate le porte, la prima parola che li diceva: "pace a voi", ha pronunciato il saluto per ben tre volte. Il termine Shalom ebraico non significava solo pace nel senso di mancanza di guerra, ma vuol dire letizia.
Pace nel senso di tranquillità anche ne hanno bisogno, ma erano tutti triste dell'accaduto, non avevano più letizia. Sapevano che il Maestro è stato ammazzato, gli tocca ora a ciascuno di loro di essere trucidato come lui per aver seguito quel presunto impostore. Gesù sapeva che cosa avevano loro nel cuore, egli si presenta con la pace nel cuore e dona il sorriso Gesù.
La risurrezione di Gesù è la medicina della loro tristezza e il coraggio alla loro tremenda paura. Ai suoi discepoli ha augurato loro: ". .. affinché la vostra gioia sia piena
". Tutto questo si concentra sul concetto: "Gioia". La vera gioia vedete, si trova solo in Gesù. Gli uomini non possono dare, non ne hanno. Che cosa devono dare se loro sono pure vuoti. Per questo, noi evangelizziamo, testimoniamo con la nostra felicità il mondo infelice. Almeno con i nostri canti, diamo qualche cosa per far rinvigorire nuovamente l'entusiasmo.
C'era un episodio parlando della letizia che uno riceve, citiamo l'immagine del figlio prodigo nel vangelo di Luca, il figlio minore cercava la gioia nella possessione del suo bene materiale tra l'altro non era suo è del padre. Preferiva mandare tutto in frantume le relazioni e la sua famiglia pur di ottenere i suoi beni soddisfano poi i suoi sensi e i sogni di felicità.
Egli era un figlio più piccolo di un ricco miliardario di quel paese, accecati dai barlumi della ricchezza del padre, chiese un giorno di possederlo tutto il patrimonio. Il male più grande che egli ha commesso è per averlo anticipato prima del tempo in cui il padre ha stabilito nel suo testamento prima della morte, ma lui ha strappato dal padre i beni.
Il padre doveva dividere quei beni nel tempo stabilito ai due fratelli, invece questo ha voluto richiedere in anticipo prima del tempo per poi andarsene via. Ha preferito l'amore ai suoi beni piuttosto che agli affetti del padre e del fratello maggiore. Egli si allontanò in fretta per sperperare i suoi averi con le prostitute, dopodiché tutti i beni si sono consumati e lui rimase senza nulla per la sopravvivenza. Ignari del fatto che i beni materiali scompaiono ma gli affetti, il vero amore dei propri familiari resta per sempre.
I soldi sono belli e profumati ma quando sono servi sono ottimi, ma quando si diventano padroni sono pessimi. Lui non sapeva più cosa fare, andò in cerca del lavoro come schiavo. Ma quando aveva fame, tentava di mangiare la carrube ma non gli permettevano di dargli. La miseria che provava, non aveva mai provato da quando era in casa del padre suo che era un miliardario.
Poi entrò in sé stesso, pensando della sua famiglia che aveva lasciato, questi vivono tranquilli con i loro beni, a differenza di lui che non poteva nemmeno mangiare delle carrube. Non vorrei allungarmi a dare commenti a questo brano del vangelo, ma vorrei sopratutto sottolineare il succo di questo episodio che l'uomo è simile ad un figliol prodigo che, cercava la gioia fuori di sé ma poi mentre entrava in se stesso, gli la ritrovò nella sua vera identità da figlio che rimasi sempre appartenente al padre suo più ricco.
Dio sa che tutti gli uomini hanno bisogno di Dio, egli ha preparato i doni dello Spirito Santo per dagliene a chi ne vuole. Ma l'uomo, non sempre è riconoscente dei doni di Dio. Gli uomini in realtà, sono accecati dalla volontà umana da questo punto di vista, si discostano da Dio e si rifiutano di credere in lui. Pur sapendo che Dio fosse l'Autore della creazione, gli uomini preferiscono di vivere da cieco. Per poter vivere felice, occorre rientrare in Dio per poi rientrare nella casa di lui.
Nel brano, ho scritto c'è tanta gioia in Dio. Nella mia esperienza personale, la gioia non è una invenzione umana, tante che, bisogna solo chiedere in Dio. Occorre andare da Gesù, se uno volesse averlo nella vita. A parte che, la gioia è uno dei frutti dello Spirito Santo, non è frutto della volontà umana.
Si nota la differenza tra la gioia proveniente dalla carne a quella dello Spirito Santo, l'effetto della vera gioia è duratura. Come la tristezza dice P. Amorth, l'esorcista famosa che, anche la tristezza è influenzata dal maligno è considerato per lui un demonio. Se la tristezza è un demonio, quale sarebbe la gioia vera? E' logico, anche lui è un vero angelo per l'uomo.
La Vera gioia la posso paragonare ad uno sposalizio tra due volontà: quella umana e quella Divina. Il vivere nella Divina Volontà si esperimenta la Vera gioia nel Signore in quanto, l'uomo è permeato da Dio. Lo posso anche paragonare ad una goccia che cade nel mare, e la goccia scompaia e si unisce con il mare e diventerà un'oceano. Nel mare non si può più tracciare, ne distinguere dove si trova il confine tra la goccia e il mare stesso, essa è ormai dentro nell'acqua dell'oceano e fa parte del mare medesimo, si forma con un unico corpo con l'oceano.
La gioia in Dio è frutto dello Spirito Santo, le anime che vivono nello Spirito questi gli appartiene. La vera gioia non viene dato automaticamente, avviene gradualmente e viene donata. Il desiderio del cuore con la grazia di Dio si accordano e si sposano nell'anima e formano un corpo solo. Nel vangelo si legge che Gesù ha raccomandato ai suoi discepoli che, bisogna saper chiedere, cercare o bussare per poter ottenere. Tuttavia, bisogna dimostrare al Signore la propria volontà, la propria fede prima di ottenere il dono, ebbene una preghiera fatta con fede è necessario. Durante l'apostolato di Gesù, un cieco che medicava chiedendo la guarigione della sua malattia, ha ottenuto la guarigione perché ha creduto in lui.
Il nostro gruppo: "La Mia Gioia Singing Group", andiamo ovunque dove ci chiama il Signore per evangelizzare e per testimoniare la gioia di Gesù. Con i nostri canti, animiamo il concerto in onore del Signore, pregando e lodando il Signore. Ci sono molte testimonianze che le persone ricevono soprattutto il dono della gioia. I nostri canti fanno effetti nel cuore, e suscitano entusiasmo e felicità nel cuore. I nostri canti li abbiamo compilato negli album: La mia Gioia, La Gioia di Maria e la Gioia degli Angeli.
I nostri canti sono ispirati secondo la Divina Volontà, tale carisma noi evangelizziamo tramite i canti il Dono del Divin Volere. Noi crediamo che, la vera Gioia si trova solo chi vive nel suo Volere Divino. In lui possiamo avere la garanzia che, la gioia in cui riceviamo, non è frutto della fantasia ma proveniente dalla Croce di Cristo.
Solo nella comunione con Dio si ottiene la vera gioia, vivendo nella Volontà Divina. Solo il vivere nel suo Volere l'uomo trova la realizzazione della propria vita. La pienezza di vita si trova solo nella sua Divina Volontà. Nel brano che ho composto, parla del discorso sul Dono del Voler Divino: qual regalo più grande di questo, non esiste. All'infuori della Volontà Divina non c'è dono più nobile e più santo.
Lo scopo per cui l'uomo viene invitato a vivere nel suo Voler Divino è per assomigliare al suo Creatore. Con l'uomo volere non si assomiglia per nulla a Dio, una volta che ci assomigliano in lui, allora, si compirà la scrittura che dice:
"facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza". La nostra somiglianza con Dio ontologicamente parlando, sta proprio nella Volontà Divina.
Nel Padre Nostro noi insistiamo e che venga il suo Regno sulla terra, quel Regno che ha già stabilita quaggiù: il Regno della sua Divina Volontà. Conoscere il dono del vivere nella Divina Volontà è quanto mai urgente. Non basta più fare la Volontà di Dio, occorre conoscerlo e viverlo, come vivono gli Angeli e i santi nel Regno. Quando noi cominciamo a viverla quaggiù sulla terra, ci assomiglieremo ai santi beati nel Cielo. La Nuova Gerusalemme è già presente quando la Volontà umana si unisce con la Volontà Divina. T
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Fr. Bobby Calunsag